poesia

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italiano - spagnolo

(Traduzione a cura di Gabriel Impaglione)

Il prezzo dell'acqua

acqua
molto più
ancor prima di prima
un diritto ancestrale infangato

acqua
di popoli ultimi
ultimi in tutto meno
che nell’essere ancora umani

acqua
di vampiri planetari assetati
che privatizzano la sete altrui
dai loro vertici
dai telegiornali
dalle loro limousine che
sbandano passando sui corpi
dei loro stessi figli quotati in borsa

e sanciscono il possesso dei bisogni
brevettando diritti primari
dal cuore ribelle di città blindate
e mettono un’etichetta, un prezzo
su tutto, e toccherà pure all’aria
se non possiamo bere non potremo
respirare senza il loro consenso

Acqua, è una quota insostenibile
debito malefico della stupidità
di moderni Sansone che stavolta
hanno colonne liquide tra le mani
sarà il supremo supplizio
di ogni forma di sacra esistenza
una pena di morte inflitta alla ragione
condanna globale sul patibolo dei profitti

e sarai bendata, acqua
davanti a plotoni d’esecuzione
di governi corrotti e corruttori
loro ti vogliono uccidere
e ucciderci, lo dobbiamo impedire
in ogni modo, costi pure quel poco
di sensato che resta di noi

non possiamo venderti
non possiamo comprarti
sei il sangue limpido di nostra madre
il seme celeste di nostro padre

acqua, che ti vorrei libera
persino dal bicchiere, qui
sulle mie labbra che ormai
faticano persino a pronunciarti
acqua.

_______________________

 

El precio del agua

 

Agua
mucho más
todavía antes del antes
un derecho ancestral deshonrado

Agua
de los últimos pueblos
últimos en todo menos
en humanidad

Agua
de vampiros planetarios sin sed
que privatizan la sed ajena
desde sus cumbres
desde sus telenoticieros
desde sus limousinas que atropellan
a sus propios hijos cotizados en bolsa

y sancionan la posesión de las necesidades
patentando elementales derechos
desde el rebelde corazón de ciudades blindadas
y ponen una etiqueta, un precio
a todo (le llegará el turno al aire)
si no podemos beber no podremos
respirar sin su consenso.

Agua, cuota insostenible
deuda maldita de la estupidez
de modernos Sansón que ahora
tienen colonias líquidas en las manos
Será el máximo suplicio
de cada forma de sagrada existencia
pena de muerte inflingida a la razón
condena global al patíbulo de las ganancias

Y serás vendada, agua
frente al pelotón de fusilamiento
de gobiernos corruptos y corruptores
Quieren asesinarte
y asesinarnos; debemos impedirlo
de cualquier modo, nos cueste aquel poco
de sensatez que aún nos queda

No podemos venderte
ni comprarte
eres la pura sangre de nuestra madre
semen celeste de nuestro padre

Agua, que te quiero libre
-hasta de un vasoaquí
sobre mis labios
que se fatigan también de pronunciarte
agua.

italiano - inglese

(traduzioni a cura di Alessandra Bava)

 

senti il
respiro dei sassi
sugli accordi dell’acqua
e le parole degli alberi
nei nostri ascolti
smarriti


***

listen to the
breath of the stones
on water’s chords
and the words of the trees
in our lost
comprehension

_____________


anoressica vita
la tua bocca cucita
su una tavola
imbandita


***

anorexic life
your sealed mouth
upon a laid
table

______________

all'odio
non cedere passo
che di forza ha bisogno
il perdono


***

don’t give way
to hate
since pardon
requires strength

___________________

è di me
che dico il silenzio

ma non so chiedere
nemmeno alla mia ombra
se questa compagnia
le è valsa la pena

***


it is my silence
I talk about

But I cannot even
ask my shadow
if such company
was worth it

______________________

il tempo di un fiore
nella sua percezione
non è più breve
di quello d'una sequoia

finisco di contare i giorni
e vivo

***


in its perception
the flower’s time
is not shorter
than that of a sequoia

I keep counting days
and living

___________________

l'esserci incontrati
non è un soltanto un caso
ma il frutto saporito
del nostro cercarci


***

having met one another
is not just a matter of chance,
it is the savory fruit
of our seeking each other


__________________


comprare
consumare
perderti
nell'inutilità
irrinunciabile

***

to buy
to consume
to lose oneself
in the obsolete
uselessness

_____________________


ricordo un dipinto di Bruegel
la “parabola dei ciechi”
dove il primo di sei orbi cadeva
trascinando gli altri con sé
sono secoli e secoli
che lo stesso accade all'umanità

***

I recall Bruegel’s painting
“The Parable Of The Blind,”
where the first of the six
blind men falls
and the others follow
Century after century
the same thing happens
to mankind

__________________

quel grido ancestrale di dentro
vagito con cui s'annuncia la vita
mi dice che qualsiasi crescita
in qualunque modo ti parli
non sarà mai indolore

***

that inner ancestral cry
wail foreshadowing life
tells me that no growth
will ever be painless
whichever way I speak to you

__________________

nello scroscio
indistinto della pioggia
ogni goccia ha un suono
allo stesso modo
mi piace ascoltare
la tua piccola voce nascosta
nel frastuono

***

in the indistinct
pouring of the rain
any drop bears a sign
likewise
I love hearing
your small voice hiding
in the noise

_____________________

un altro mondo
è impossibile
se non cominci
dal tuo

***

another world
is impossible
unless you start
with your own

_____________________

non abbiamo
niente da raggiungere
noi
siamo la strada

***

we have
nothing to reach
we
are the road

_____________________


poesia è rivolta
contro la tirannia degli accapo
oltre il muro del foglio
mio confine

***

poetry is revolt
against the tyranny of new lines
beyond the wall of the leaf -
my border

_____________________

 

forse
anche per questo scriviamo:
per ricordarci le cose inutili
che avremmo dimenticato

***

perhaps
even for this we write:
to recall useless things
that we would have forgotten
 

 

 

italiano - francese

MORTI BIANCHE SU ORIZZONTI NERI

A grappoli, giù, precipitati
da impalcature in subappalto, giù
seppelliti nel ventre senza fondo
di miniere affamate di profitti

più giù, ingoiati nel nulla siderale
di elenchi e statistiche e cifre e dati
taciuti da lingue bifide che si agitano
sul volto putrefatto dell’informazione

oltraggiati da false lacrime versate
dagli stessi assassini che continuano
a pisciare sui vostri diritti negati
sulle vostre tombe dimenticate

sui vostri figli gettati in miseria
sui vostri nomi incisi nell’oblio
voi, schiavi di un tozzo di pane precario
vite in affitto dal vuoto a perdere

voi, morti bianche su orizzonti neri
destini promessi al vostro funerale
voi, in questa merda di futuro atipico
che avete costruito grattacieli per ricchi

per vederveli ripiombare addosso
assieme a montagne d’iniquità franate
in cimiteri di omertà & menzogne
come un rosario lungo una bestemmia

a recitare l’elenco sfigurato
d’ingiustizie dalla voce affabile
che pregano insostenibili promesse
sull’abisso immemore della sicurezza

voi, che soli avete sopportato il lutto
pagando il prezzo di un progresso ingrato
voi, eserciti senza onori né pubbliche fanfare
gridate, perdìo! un urlo che svegli la ragione

e accenda un cielo rosso di vergogna  
più rossa dell’incendio tramontato
sulle macerie spente del sol dell’avvenir
voi, una bandiera strappata che sventola

nuda, a mezz’asta, nel vento stanco
dei nostri pugni arresi.

 

MORTS BLANCHES SUR HORIZONS NOIRS (AUX MORTS AU TRAVAIL)

Morts
En grappes, à terre, précipités
D'échafaudages en sous-traitance, sous terre
Dans le ventre sans fond ensevelis
De mines affamées de profits.

Plus bas, avalés dans le rien sidéral
De listes et de statistiques, de données et de chiffres,
Tus par les langues fourchues qui s'agitent
Sur la face putréfiée de l'information.

Outragés de fausses larmes versées
Pour les mêmes assassinats qui continuent
À pisser sur vos droits niés,
Sur vos tombes oubliées.

Sur vos enfants dans la misère jetés,
Sur vos noms dans l'oubli gravés,
Vous, esclaves d'un quignon précaire,
Vies à louer du vide à perdre

Vous, morts blanches sur des horizons noirs,
Destins promis à votre enterrement,
Vous, dans cette merde de futur atypique,
Qui avez construit les grattes-ciel pour les riches.

Pour vous les voir retomber sur le dos
En même temps que des montagnes d'iniquités écroulées
En cimetières d'omerta et de mensonges
Comme un rosaire le long d'un blasphème.

À réciter la liste défigurée
D'injustices à la voix affable
Qui prient des insoutenables promesses
Sur l'abîme oublieux de la sécurité.

Vous, qui seuls avez supporté le deuil
En payant le prix d'un progrès ingrat.
Vous, armées sans honneurs ni fanfares,
Criez, bon sang ! Criez un hurlement qui réveille la raison !

Et enflamme un ciel rouge de honte,
Plus rouge que l'incendie couché
Sur les décombres éteints du soleil de l'avenir.

Vous, un drapeau arraché qui s'agite
Nu, en berne, dans le vent fatigué
De nos poings rendus.

 

italiano - albanese

(Traduzione di Leonora Buçinca)

CHI CANTERA’ I VOSTRI NOMI?

Alì, Ahmad, Soumaila
chi canterà i vostri nomi?
Mohamed, Fadi, Omran
chi saprà le vostre voci?
Aylan, Fatima, Becky
chi sognerà i vostri volti?
Questo serbatoio di lacrime
continua a versare, e versare
senza prosciugarsi mai
e la mia vergogna mi lacera
e non lascia la sua presa
e mi attraversa come una lama
e mi stringe come un cappio
e mi sbrana pezzo a pezzo
eppure non basta ancora
eppure non serve a nulla
nascosto qui, in un angolo
di questo mondo disumano
dentro questa rabbiosa follia.
Oh figli, fratelli, sorelle mie
dov’è la carezza del mondo?
Oh, madri, padri, compagni miei
dov’è lo sguardo limpido
che non teme il suo amore?
E tutto questo sangue, perché
non sazia tanta fame di potere?
Ma cosa lasceremo al vento
quali parole? Quali sorrisi?
Cosa lasceremo sulle tombe
della nostra umanità, quali bugie?
Oh anima mia fatta di stracci
arresa a questo tanfo osceno
come posso dirti tanta pena?
E come cancellare il tempo
che insulta ogni orizzonte?
Alì, Ahmad, Soumaila
Mohamed, Fadi, Omran
Aylan, Fatima, Becky
chi canterà i vostri nomi?
Quali stelle vi culleranno
e in qualche buco di cielo
potremo ancora incontrarvi
dopo questa eclissi di pianto?


KUSH DO TI KENDOJE EMRAT TUAJ?

Ali, Ahmad, Soumaila
kush do ti këndojë emrat tuaj?
Mohamed, Fadi, Omran
kush do ti njeh zërat tuaj?
Aylan, Fatima, Becky
kush do ti ëndërrojë fytyrat tuaja?
Ky kazan lotësh
vazhdon të derdhet e derdhet
pa u perthare asnjehere
dhe turpi im më lidhë
s'e le gjahun e vet
më pret ane e pertej si brisk rruze
më shtrëngon si lulak
më grabite copë- cope
dhe prap nuk mjafton
dhe prap nuk nevojitet asgje
fshehur këtu, në një qoshe
te kësaj bote çnjerëzore
brenda kësaj çmendurie të zemëruar.
Oh, fëmijë, vëllezër, motrat e mia
ku është perkdhelja e botës?
Oh, nëna, baballarë, shokët e mi
ku është shikimi i kthjellt
qe nuk ka frikë nga dashuria e vet?
Dhe gjithë ky gjak, pse
nuk ngope gjithe kete uri pushteti?
Po çfarë do t'i lëmë erës
cilat fjalë? Cilat buzëqeshje?
Cfarë do të lëmë mbi varret
e njerëzimit tonë, çfarë gënjeshtëra?
Oh shpirti im i arnuar
dorezohu para kesaj ere të neveritshme
si mund ti them gjithe këto gjynahe?
Si mund ta shlyej kohen
që fyen çdo horizont?
Ali, Ahmad, Soumaila
Mohamed, Fadi, Omran
Aylan, Fatima, Becky
kush do ti këndojë emrat tuaj?
Cilët yje do t'ju perkundin
qe në ndonje vrime qielli
te të mund te takohemi serisht
pas këtij eklipsi vaji?